I 5 SENSI

La scatola del Tatto: adatta anche ai bambini di asilo Nido, scuola Infanzia e scuola Primaria.
Occorrente: una scatola, sassolini, foglie, biglie. ecc.

Si prepara una scatola dove si mettono conchiglie, palline, foglie, una pigna, dei pezzetti di legno, sassolini, un gomitolo, delle foglie di erba.... A turno i bambini hanno infilato una manina e attraverso il tatto cercato di distinguere che oggetto stavano toccando. Non tutto è stato riconoscibile hanno compreso che certe cose sono riconoscibili usando più sensi. Il "compito per casa" è ripetere l'esperimento, preparando una scatolina con oggettini e proporlo ai cuginetti, ai genitori e agli amici. Gli alunni dovranno portare la scatolina alla prossima attività di scienze e provare reciprocamente a riconoscere gli oggetti posti dentro la scatola. 

L’Acqua che Cammina

Questo è un’esperimento semplicissimo da realizzare e super colorato. Ha un doppio vantaggio, da un lato i bambini resteranno affascinati nel vedere riempirsi il bicchiere vuoto, e dall’altro è un ottimo strumento per spiegar loro come si possono combinare tra di loro i colori e quali risultati generano.

Se cercate in cucina sicuramente troverete tutto il necessario per far camminare l’acqua.

 

Acqua 1

 

Acqua 2 

Occorrente: n. 9 bicchieri trasparenti, acqua, colorante alimentare giallo, blu e rosso, n. 6 fogli di carta da cucina.
 
  1. prendete i bicchieri e divideteli in 3 file da 3;
  2. versate l’acqua nei bicchieri posti alle estremità lasciando il bicchiere in mezzo vuoto;
  3. nella prima fila versate colorante giallo a sx e rosso a dx;
  4. nella seconda fila colorante giallo a sx e blu a dx;
  5. nella terza fila colorante rosso a sx e blu a dx;
  6. attorcigliate la carta da cucina ed inseritene 2 pezzi per ogni fila in modo che le estremità vadano in un bicchiere con l’acqua e in quello vuoto;
  7. attendete circa 8 h.

Una volta trascorso il tempo indicato noterete che l’acqua ha “camminato” sino a riempire anche il bicchiere vuoto (svuotando parzialmente gli altri), ma non solo, i colori si sono mischiati generandone di nuovi. Es. giallo + rosso = arancione / giallo + blu = verde / rosso + blu = viola.

Consigli:

  • sono rappresentati 9 bicchieri, ma ne bastano 3 se volete fare l’esperimento in piccolo;
  • più colorante alimentare userete e maggiore sarà l’effetto ottenuto;
  • potete usare anche carta da cucina colorata ma consiglio di usare quella bianca perché rende meglio l’idea.
Fonte: Irene Marzi

Il palloncino che non scoppia

Detto cosi’ sembra impossibile, ma la scienza è dalla sua!

Cosa vi serve:

  • un palloncino
  • un lungo spiedino
  • un po’ di detersivo per piatti

Come fare:

Gonfiate il palloncino in modo che sia piu’ piccolo delle spiedino e comunque non risulti troppo teso.

A questo punto cospargete di detersivo lo spiedino e le due estremità del palloncino (dove lo avete chiuso e il punto opposto) dove la gomma risulta piu’ spessa e quindi piu’ colorata.

Fate entrare il vostro spiedino dalla parte del nodo e con molta attenzione fatelo uscire dalla parte opposta.

In realtà non servirebbe usare il detersivo perchè non è quello che impedisce al palloncino di scoppiare, ma aiuta lo spiedino a scivolare meglio quando bisogna spingerlo all’interno. Quindi ve lo consiglio.

Serve precisione, perchè bisogna centrare esattamente i due punti in cui la gomma non è tesa. A noi ci sono scoppiati in mano alcuni palloncini prima di capire esattamente dove forare. Quindi se dovesse succedervi lo stesso, non avvilitevi e ritentate!

Perchè non scoppia?

La gomma che forma il palloncino si espande quando lo gonfiamo, ma vi sono 2 punti che, malgrado tutto, risultano meno tesi: le molecole cioè li’ sono sotto uno sforzo minimo. Queste parti sono le due estremità. Si nota anche ad occhio che la gomma in questi punti è piu’ densa: risulta infatti piu’ colorata.

Facendo entrare li’ la punta del nostro spiedino, le molecole della gomma si estenderanno sotto la nostra pressione senza che lo sforzo risulti eccessivo, permettendo allo spiedino di entrare senza far scoppiare il palloncino!


I CINQUE BULLONI MAGICI

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Quattro lattine, cinque bulloni e due magneti per un esperimento sorprendente. Ricrea anche tu la magia dei bulloni che restano sospesi! Leggi come si fa, guarda il video e ricorda che... non è magia, è scienza!

In questo esperimento dimostreremo la potenza della forza magnetica, che è capace di far restare in equilibrio, sul sottile bordo di un bicchiere di vetro, cinque bulloncini impilati l'uno sull'altro.


Materiale occorrente

  • 4 lattine di bibite, piene
  • 1 righello piatto da 30 cm
  • 2 magneti ceramici
  • 1 bicchiere di vetro grande
  • 5 bulloncini di viti da 4/5 mm di diametro
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Le cose da fare
Il video in basso ti toglierà ogni dubbio su come procedere

  1. Metti i due magneti ceramici l'uno sopra l'altro, con il righello in mezzo. I magneti ceramici sono più potenti dei normali magneti in ferrite. Si trovano in un buon negozio di fai da te o da un fornito ferramenta per pochi euro
     
  2. Impila due a due le lattine e appoggiaci sopra il righello al quale hai attaccato, nel mezzo, i magneti
     
  3. Attacca i cinque bulloni, uno alla volta, al magnete inferiore. Poi metti il bicchiere sotto i bulloncini
     
  4. Stacca con delicatezza i bulloncini dal magnete e appoggiali al bordo del bicchiere, mantenendoli sempre sotto l'influenza del magnete

E' magia! No è scienza: i cinque bulloncini restano in equilibrio sul sottile bordo del bicchiere senza cadere, senza spezzare la catena!

 

Guarda il video e fai da te l'esperimento


COME FARE IL TELEFONO DI MEUCCI

 

Il primo telefono, inventato da Antonio Meucci, era costituito da due coppie di campane di legno collegate da un filo. Prova a costruirne uno simile, per divertirti con gli amici e capire come funziona un telefono.

Per fare un telefono come quello inventato da Antonio Meucci, ecco cosa vi serve:

spago lungo 3 metri

due barattoli di latta

due pezzi di carta un po' più grandi dei barattoli

elastici grandi

acqua

 

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Spago: è il filo del vostro telefono.

Come si fa:

1. bagnate i due pezzi di carta e fissateli ben distesi con l'elastico a ciascun barattolo, dal lato aperto. Lasciateli asciugare così per un po'.

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Un barattolo di lenticchie pronte, o uno di pomodori pelati. Vanno bene. Attenti però a non tagliarvi.

2. Quando sono asciuttisu entrambi fate un buco al centro e infilateci le estremità dello spago. Fissatele poi con un nodo dall'altra parte.

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Fogli di carta da fissare con l'elastico.

3. Ora allontanatevi: uno di voi parla nel barattolo (che in questo caso fa da microfono), anche sussurrando; l'altro ascolta mettendo il suo barattolo all'orecchio.

Uno parla, l'altra ascolta.

Attenzioneil filo deve essere ben teso. Fate varie prove, mettendovi anche dietro in un angolo, o socchiudendo la porta di camera vostra.

 

Come funziona?
La nostra voce genera vibrazioni nell'aria. Il barattolo-microfono racchiude dentro se' queste vibrazioni e le "amplifica" facendo muovere impercettibilmente il filo a cui è collegato. 

 

 

Così le vibrazioni della voce vengono riprodotte dallo spago e fanno muovere allo stesso modo la membrana di carta dell'altro barattolo a cui è collegato, cioè quello di chi ascolta.


CREA LA TUA STELLA DI STECCHINI!

Un facile esperimento per creare una stellina usando solo una cannuccia piena d'acqua e pochi stecchini. E per capire che cos'è e come si applica il metodo scientifico di Galileo! Guarda il video, leggi l'articolo.

Spezza 5 stecchini di betulla, mettili al centro di un piatto e per magia... crea una stellina! Guarda il video per imparare come fare. L'audio è in inglese ma per capire tutto basta guardare le immagini.

 

L'unica cosa a cui fare molta attenzione è di non spezzare completamente gli stecchini altrimenti l'esperimento non riesce!

Com'è possibile?

Quando si spezza uno stecchino di legno (di solito sono fatti di legno di betulla o di bambu) ovviamente si spezzano anche parte delle fibre che li compongono e si comprimono quelle fibre che, invece, non vengono rotte.

 

Quando si versa sullo stecchino dell'acqua, il legno secco la assorbe e si dilata, si gonfia a causa di un processo fisico chiamato “capillarità”.

 

I capillari sono delle specie di microscopici “tubicini” posti nel legno e che sono in grado di trasportare l'acqua lungo le fibre. Quando l'acqua circola nel legno le fibre si espandono e tendono a riprendere la loro normale posizione, che è diritta. In questo modo gli stecchini spingono l'uno contro l'altro e, siccome galleggiano sull'acqua, si allontanano un poco l'uno dall'altro e creano la stella.

 

 

Divertente, non è vero? Se volete essere ancora più... scienziati potete ripetere l'esperimento versando altri tipi di liquido sugli stecchini, per vedere se la stella nasce ugualmente, magari più in fretta o più lentamente. Potete appoggiare gli stecchini spezzati su alti tipi di materiale e, anche in questo caso, verificare cosa succede e soprattutto, cercare poi di capire perché succede proprio così!

Se agirete in questo modo avrete messo in pratica il “metodo scientifico” inventato dal grande scienziato Galileo Galilei e che permette di fare esperimenti ripetibili ossia, a parità di condizioni, in grado di dare sempre lo stesso risultato e dunque corretti e veri.


IL SACCHETTO DI PLASTICA È BUCATO MA NON PERDE L'ACQUA!

Se provi a bucare con una matita un sacchetto di plastica pieno d'acqua succede che ti bagni, giusto? E invece no: guarda cosa succede davvero e prova anche tu a fare questo incredibile esperimento.

La scienza e la fisica, a volte, possono sembrare davvero magiche. Oggi vediamo insieme un esperimento incredibile che potrete fare per stupire i vostri amici con effetti speciali. Di cosa sto parlando? Del sacchetto pieno d'acqua che, nonostante i buchi fatti con una matita, non perde alcuna goccia di liquido.
Non ci credete? Guardate il video. ..e siate pronti a rimanere a bocca aperta!

VIDEO: SACCHETTO PIENO D'ACQUA INDISTRUTTIBILE

 

Com'è possibile?

Lo sappiamo, sembra incredibile ma a tutto c'è una spiegazione. Il sacchetto, che è di plastica, è composto da polimeri, che sono delle lunghe catene di singole molecole. Quando il sacchetto viene bucato con la punta della matita la catena di polimeri non si rompe ma, più semplicemente, si divide.

Le molecole così separate si "appiccicano" sulla matita e sui bordi delle parti del sacchetto che hanno subito la "piccola ferita". In questo modo il buco viene chiuso e l'acqua non esce!

Come vedete c'è sempre una spiegazione scientifica a un esperimento che sembra davvero...magico.
Temperate ben bene le matite e provate a farlo anche voi!

MATERIALE OCCORRENTE

 

Acqua
Sacchetto di plastica con chiusura ermetica
Un paio di occhiali di plastica di sicurezza
Matite tonde
Temperamatite
Un adulto


IL MISTERO DELLA COCA COLA CHE CAMBIA COLORE

Coca cola (che è scura) + latte (che è bianco) + tempo che passa (che non si vede) = ? Scopri il risultato di questo stranissimo esperimento da "piccolo chimico".

 

Si fa così. Prendi una bottiglietta di coca cola, aggiungi un po' di latte e poi avvita il tappo (ma non completamente). L'esperimento comincia da solo, automaticamente. Tieni d'occhio la bottiglietta e vedrai la coca "risvegliarsi" , e, poco alla volta,  resterai di stucco . Sempre che tu non abbia già fatto prima questo esperimento e sappia già che cosa accadrà! Se hai fretta, sei curioso o, più semplicemente, non ti va di sprecare una buona coca cola guarda questo video. Poi ne riparliamo sotto.

 

Abracadabra!!

 

Magia? Miracolo? Niente di tutto questo: solo chimica, che mette in atto un fenomeno detto denaturazione delle proteine, un fenomeno che provoca, cioè, il cambiamento della struttura originaria di una sostanza a causa dell'aggiunta di una sostanza estranea (per esempio  una sostanza acida) o, anche, a causa dell'aumento della temperatura.
Questo fenomeno è  molto complesso da spiegare , a noi basta sapere che le proteine sono delle molecole, ossia delle lunghe catene composte di centinaia di piccoli “mattoncini” simili, detti “amminoacidi” .
Aggiungendo alle proteine (nel nostro caso del latte) una sostanza acida come la coca (che infatti contiene acido fosforico), le molecole di proteine si rompono, ossia si separano dal siero di latte che le contiene. Perciò  smettono di “galleggiare” nel liquido e si depositano sul fondo. Durante questo processo, le proteine trascinano con sé anche il colorante della coca (il caramello bruno) e così la bibita diventa trasparente . 


IL VULCANO IN ERUZIONE

Il vulcano si prepara in una decina di minuti e il risultato è proprio carino, va ricaricato più volte per rivedere l’effetto “effervescente” 

Ingredienti:

 

– un vaso di vetro della salsa

– una ciotola per rialzare la “montagna”

– nastro adesivo

– sacchetto di plastica 

– aceto

– bicarbonato

– tempera rossa e gialla

Creare il centro della montagna con un vasetto di vetro della salsa, uno piccolino, messo sopra la ciotola capovolta.

Poi bisogna tagliare un sacchetto di plastica (rigorosamente verde scuro per simulare i fianchi del vulcano) e va messo sopra al vaso di vetro in modo da ricoprire tutto e abbiamo risvoltato la plastica sotto la ciotola in modo che fosse ben ferma.

Al centro della plastica, in prossimità del collo va eseguito un foro con le forbici e fermato bene la plastica al vetro con il nastro adesivo ed ecco pronto il cratere.

Sotto va inserito un vassoio capiente di plastica, per evitare disastri…

Adesso è il momento di fare l’esperimento vero e proprio:

prima di tutto bisogna versato l’aceto nel vaso di vetro fin quasi al bordo, poi va aggiunto un po’ di tempera per colorare la lava e abbiamo amalgamato con il pennello.

A questo punto, versando un cucchiaino raso di bicarbonato nel cratere arriva l’eruzione che cresce e poi decresce come quella di un vulcano vero.

PRIMO PASSAGGIO


SECONDO PASSAGGIO


TERZO PASSAGGIO


QUARTO PASSAGGIO


QUINTO PASSAGGIO


SESTO PASSAGGIO


RISULTATO FINALE